Dopo tanto vagare la Mila ha finalmente trovato una casa!

lunedì 11 aprile 2011

il matrimonio informale

Due amici si sposano.Fanno un matrimonio informale.Pensano così di tranquillizzarci ma in realtà e come se ci gettassero dalla rupe tarpea.

La cerimonia si svolge in campagna e poi un pranzo nel loro fienile appena ristrutturato.

Partiamo dal presupposto che informale è l'aggettivo più vago e meno riuscito all'Accademia della Crusca. Se poi ci associ il concetto di campagna ecco che vieni automaticamente lasciato ad annaspare nel limbo senza nessun Virgilio all'orizzonte.

Informale significa talmente ricercato da sembrare casuale.Talmente studiato da sembrare naturale e talmente semplice da essere molto costoso.

Il mio pensiero va alla letteratura russa e inizio a pensare come si vestissero le varie sorelle e Liube cechoviane quando erano in Dacia.A parte il tabacco da naso non mi sovviene nessun particolare.Giudicandolo anacronistico, e soprattutto introvabile,desisto e mi accontento di una mise quasi riuscita sperimentata a un battesimo informale con la speranza di non trovare qualcuno che l'abbia già vista. Niente,anche se informale,passa comunque inosservato.

Il matrimonio informale si svolge in un bel giorno di sole,le signore hanno larghi cappelli e intelligentissime scarpe con la zeppa,tutte sanno che i tacchi avrebbero prodotto l'effetto piattaforma petrolifera nel prato all'inglese.

Si arriva al fienile.E'tutto molto minimal, soprattutto le porzioni,c'è un buffet in piedi e il gruppo del nipote degli sposi che suona una musica assordante.

Non ci sono decorazioni,il vino è modesto e le bomboniere consistono in una poesia di Hikmet incisa su un pezzo di corteccia.

A quel punto ho un'illuminazione e mi sento di suggerire qualcosa all'accademia della Crusca.

Informale vuol dire "per tirchi".

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